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MICHAEL REARDON “IL DIO DEL FREE SOLO!”

Scalare senza corda, sfidando la morte per vivere. Nel mondo dell'arrampicata estrema, pochi sono disposti a mettere tutto in gioco. Michael Reardon, icona del free solo, ha sconvolto il mondo dell'arrampicata scalando oltre 280 vie slegato in meno di 24h a Joshua Tree. Ha sfidato la gravità e la morte, dimostrando una destrezza e una fermezza uniche. La sua storia inizia con una passione per l'arrampicata che lo ha portato ad affrontare le più audaci scalate, senza corda e senza paura. La sua etica, basata sulla purezza dell'esperienza e sull'equilibrio mentale, lo ha reso un'icona del free solo. Ma il suo viaggio non è stato privo di rischi. Incapace di resistere alla tentazione di scalare sempre più in alto, ha subito una caduta che lo ha costretto a confrontarsi con le conseguenze del suo stile di vita. Tuttavia, il suo amore per l'arrampicata e la sua dedizione alla causa lo hanno spinto a superare le avversità. La sua fine, tanto tragica quanto beffarda, è stata un colpo per la comunità dell'arrampicata. Ma la sua eredità vive attraverso le sue gesta e la sua filosofia di vita. Per Reardon, arrampicare era più di uno sport, era un modo di vivere, un'espressione di libertà e autenticità. Se vuoi scoprire di più sulla sua incredibile storia e sul suo impatto sull'arrampicata, non perderti il nostro articolo. Alcune sue parole: "Arrampicare a vista in free solo scalzi e nudi è arrampicare, tutto il resto sono compromessi."
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